Tortura

Il dramma del G8 2001

È una questione piuttosto imbarazzante quella di una legge contro la “tortura” in una repubblica democratica. Perché mai una Repubblica democratica dovrebbe torturare? Se qualche cittadino si spingesse a tanto vi è comunque un sistema giudiziario in grado di punirlo adeguatamente. L’accusa rivolta a delle forze di polizia di aver impiegato la tortura è altrettanto questione grave. Le forze di Polizia rispondono ad un controllo politico, nel caso tragico, non c’è solo il dovere di individuare i responsabili dell’atto, ma anche i responsabili morali. Se la polizia usa l’impiego della tortura, la responsabilità politica ricade direttamente sul governo nella sua collegialità e sul Capo dello Stato che ha nominato alle Camere quel governo, come sul Parlamento che l’ha votato. Se le forze di polizia impiegano la tortura come metodo di interrogatorio, innanzitutto andrebbero accusate di infedeltà. Le forze di polizia appartengono allo Stato, per cui è lo Stato responsabile della tortura se è stata commessa. Questa è ciò che ci sembra preliminare, oltre ai problemi strettamente giuridici concernenti i termini di prescrizione. Dopo la sentenza della corte di Giustizia europea l‘intera questione è stata ignorata, ovvero di comprendere come fosse possibile che le stesse forze di polizia dello Stato democratico del governo Amato fossero divenute in poche settimane degne dei golpisti cileni, sotto il governo Berlusconi. Tale dibattito non si è sviluppato. Si è sviluppata invece una polemica intorno al ruolo dell’ex capo della polizia De Gennaro, che prosciolto dalle accuse è stato poi nominato dal governo Renzi presidente di Finmeccanica. Orfini che contesta l’incarico attuale di De Gennaro polemizza con il governo del segretario del suo stesso partito, ma non abbiamo capito se se ne renda conto. Capiamo ovviamente che si possa essere sconvolti per quanto avvenne a Bolzaneto nel luglio del 2001, anche noi lo siamo, come siamo rimasti sconvolti dal fatto che una massa di manifestanti aizzati da organizzazione estremiste misero a sacco la città di Genova. Dovendo scegliere avremmo preferito una reazione ferma da parte della polizia su quei manifestanti. Non averlo fatto con la sufficiente tempestività ci pare il problema principale che poi ha portato alle degenerazioni successive, anche nelle valutazioni che sono seguite e rispetto alle quali, una eventuale legge sulla tortura non ci sembra in grado di risolvere niente.

Roma, 9 Aprile 2015